Negli articoli precedenti sul nostro portale abbiamo spiegato che cosa sia un finanziamento, quali sono le diverse tipologie di accesso al credito disponibili sul mercato, come funzionano e come sia possibile accedervi. Ora andiamo a vedere quante buste paga servono per ottenere un finanziamento ricordando che, con questo termine, si indica un prestito di denaro concesso da un istituto o società di credito autorizzato. La busta paga è una delle garanzie più comuni per ottenere un finanziamento, soprattutto per quanto riguarda i lavoratori dipendenti con un contratto a tempo indeterminato.

Finanziamento e buste paga: le modalità

Solitamente per ottenere un finanziamento è necessario presentare alla banca o alla finanziaria almeno le ultime due buste paga ottenute; si tratta di un sistema arbitrario e, pertanto, è possibile che alcuni istituti di credito ne chiedano di ulteriori per avere maggiori garanzie. Quello che è certo è che un requisito universale per la concessione di un finanziamento sia l’anzianità professionale. Spesso, infatti, la banca richiede un’anzianità professionale di almeno un anno/sei mesi prima di concedere un prestito; per i dipendenti pubblici questo range si può abbassare fino a tre mesi poiché si sia assunti con un contratto a tempo indeterminato. In linea di massima, non si può ottenere un finanziamento con la prima busta paga. Il reddito, infatti, deve essere adeguato alla somma richiesta, affinché sia possibile ripagare l’importo in maniera agevole evitando un indebitamento eccessivo. In questo caso anche il TFR accantonato, che si rifà all’anzianità di servizio, gioca un ruolo importante nella concessione del denaro.

Quali documenti sono necessari per ottenere un finanziamento

E’ bene ricordare che, per ottenere un prestito o un finanziamento sono necessari una serie di documenti che servono a identificare il cliente e attestare la condizione lavorativa e reddituale dello stesso. I documenti per ottenere l’accesso al credito si possono distinguere in due categorie: documentazione fiscale e documentazione reddituale; nel primo caso sarà obbligatorio presentare alla banca o alla finanziaria un documento d’identità valido (Carta d’identità o Patente di guida) e Codice Fiscale (in caso di cittadini extra Ue un documento di soggiorno). Nel secondo frangente i lavoratori dipendenti dovranno presentare busta paga e Cud; i pensionati i cedolini rilasciati dall’ente previdenziale e gli autonomi l’ultima dichiarazione dei redditi con tanto di F24 attestante gli avvenuti pagamenti.

Qual è la busta paga minima per un finanziamento

Sebbene ogni istituto di credito e società finanziaria utilizzi dei parametri propri per la concessione di un finanziamento, in linea generale per la sua concessione si tende a considerare un reddito minimo di circa 600 euro dopo il pagamento della rata. E’ possibile valutare quindi un reddito base di 600 euro e valutare poi l’eccedente per capire l’entità del prestito finanziabile; la somma della rata non dovrebbe mai superare il 30/40% dello stipendio. Ovviamente ci sono anche altri fattori da tenere in considerazione circa il reddito minimo finanziabile quali, ad esempio, la presenza di altri prestiti in essere, eventuali segnalazioni al Crif e l’affidabilità del datore di lavoro.

Quante buste paga servono per ottenere un mutuo con contratto indeterminato

Anche per quanto riguarda la concessione di un mutuo l’essere in possesso di un contratto indeterminato potrebbe non essere sufficiente alla sua erogazione; se, infatti, si è appena stati assunti sarà assai complicato riuscire ad ottenere un accesso al credito diretto. Per avere il “sì” ad un mutuo occorrono, infatti, almeno tre buste paga. In genere la rata mensile del mutuo non deve superare l’1/3 del reddito netto del soggetto. La banca ha bisogno di assicurarsi che il richiedente abbia risorse sufficienti per vivere e per sostenere la rata stessa.

Come ottenere un prestito con busta paga estera

Ottenere un finanziamento con busta paga estera è possibile sebbene ci siano alcuni passaggi di cui tenere conto per la sua erogazione. La prima distinzione che occorre fare per l’ottenimento di un prestito con busta paga estera è data dal fatto che il datore di lavoro operi o meno in un Paese membro dell’Ue. Se l’azienda committente, infatti, risiede in Unione Europea esiste una direttiva che autorizza i prestiti richiesti da parte di un cittadino europeo verso banche o finanziarie di un altro Stato appartenente all’Unione Europea. Tuttavia questa direttiva non vincola assolutamente un istituto di credito all’erogazione del prestito che potrebbe essere comunque negato in caso di mancate garanzie necessarie circa il datore di lavoro del richiedente; più complicato è riuscire ad avere accesso al credito in presenza di un’azienda extra Ue. Alcuni istituti di credito italiani offrono servizi specifici per i connazionali all’estero così come è possibile richiedere un prestito ai gruppi bancari italiani che hanno filiali nel Paese di residenza. Una soluzione per ottenere un finanziamento con busta paga estera è sempre rappresentata dalla presenza di un garante residente in Italia che possa tutelare la banca dal rischio insolvenza.

Finanziamento senza busta paga: è possibile?

Chi non ha una busta paga “regolare” o è stato assunto da meno di sei mesi può comunque avere accesso al credito. Il sistema principale per riuscire ad ottenere un prestito senza busta paga è quello di ricorrere ad un garante che tuteli la banca da ogni rischio. In questo caso il garante deve possedere sostenibilità economica (il reddito deve essere sufficiente per l’erogazione del capitale concordato) e affidabilità finanziaria ovvero non avere segnalazioni al Crif in qualità di cattivo pagatore. E’ possibile, inoltre, siglare un prestito a rate usando come garanzia reddituale la propria Dichiarazione dei Redditi. In questo caso sarà necessario presentare alla banca o alla concessionaria il proprio documento d’identità, l’Unico o il 730 riferito all’anno pregresso e il proprio iban. Questa tipologia di accesso al credito si rivolge in particolar modo ai liberi professionisti, ai lavoratori autonomi, agli stagionali e a chi percepisce rendite diverse da quelle lavorative; tutte categorie occupazionali che non possiedono buste paga “regolari”, ma che percepiscono comunque delle entrate. Infine, come scritto nell’articolo “come ottenere un prestito senza busta paga e garante” è possibile ricorrere al prestito ipotecario, una forma di finanziamento che consiste nel sottoscrivere un’ipoteca a garanzia della restituzione dell’importo ricevuto dalla banca. L’ipoteca viene accesa, infatti, sull’immobile di proprietà del richiedente del finanziamento. Qualora il soggetto non dovesse riuscire a rimborsare l’importo ricevuto in cambio del bene ipotecato, la banca ne diverrà il proprietario