Il Tfs, Trattamento di Fine Servizio, è un particolare tipo di rapporto riservato ai dipendenti pubblici assunti a tempo indeterminato prima del 2001 al termine, appunto, del loro lavoro. E’ ciò che, in termini meno tecnici, viene denominata liquidazione o buonuscita e rappresenta il ristoro del lavoro di una vita. Ma quando viene concessa la liquidazione ai dipendenti pubblici? In questo caso i tempi possono variare molto in base: si passa da 105 giorni ad addirittura sette anni. In questo articolo andremo proprio a spiegare quali sono i tempi per ottenere il Tfs e da cosa sono determinate le variazioni temporali.

Tfs: cos’è e come funziona

Quando si parla di TFS ci sono tre tipologie di liquidazione che riguardano i lavoratori del pubblico impiego:

  • IBU, l’Indennità di Buonuscita. Questa prestazione è quella tipicamente appannaggio dei lavoratori statali nel senso stretto del termine, cioè i lavoratori della Scuola, dei Ministeri e delle Agenzie Fiscali per esempio;
  • IPS, l’Indennità Premio Servizio. In questo caso si tratta della liquidazione spettante tanto ai lavoratori del Servizio Sanitario Nazionale che a quelli degli Enti Locali, Regioni o Comuni per esempio.
  • IA, l’Indennità Anzianità, destinata nello specifico ai dipendenti degli Enti Pubblici non Economici e delle Camere di Commercio.

Per tutti i lavoratori del settore pubblico, a prescindere dalla forma e dalle sigle prima citate, spetta il TFS. La prestazione riguarda i lavoratori pubblici assunti con contratto a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2000. Naturalmente occorre anche che il lavoratore non abbia optato per la destinazione del TFS al Fondo Pensione Complementare di categoria (parliamo dei Fondi AFAM e Perseo Sirio, o Espero per Scuola). Per chi invece è stato assunto a partire dal 1° gennaio 2001, la prestazione spettante è il Trattamento di Fine Rapporto.

 Tfs dipendenti pubblici: come ottenerlo in 105 giorni

Il Trattamento di Fine Servizio ai dipendenti statali viene liquidato solo al momento della cessazione del rapporto di lavoro, qualsiasi sia il motivo per cui il rapporto è terminato. A differenza di quanto avviene per i dipendenti privati con il Tfr e per gli assunti a tempo indeterminato dopo il 2001, il pagamento del Tfs ai dipendenti pubblici prevede tempi ben più lunghi. E’ possibile, però, ottenere la liquidazione in tempi brevi (105 giorni) nel caso di decesso del lavoratore o di uscita per inabilità. Per chi termina l’attività lavorativa una volta raggiunti i requisiti per la pensione, ossia i limiti di età o di servizio, occorrerà aspettare almeno un anno per ottenere il Tfs. In tutti gli altri casi, come ad esempio in caso di dimissioni o licenziamento, i dipendenti pubblici devono attendere almeno 24 mesi prima del pagamento della liquidazione. Quindi possiamo riassumere che i tempi di attesa per ottenere il Tfs, come spiegato in una nota dall’Inps lo scorso mese di agosto, sono cosi delineati:

  • Disabilità o morte: 105 giorni;
  • Raggiungimento limite di età o servizio: 12 mesi;
  • Dimissioni o licenziamento: 24 mesi.

Tfs dipendenti pubblici: pagamento in unica soluzione o a rate

Il Tfs presenta regole specifiche anche in relazione all’importo dovuto. Il pagamento può avvenire, infatti, nelle seguenti modalità:

  • In unica soluzione se l’importo è pari o inferiore a 50mila euro;
  • due rate annuali se l’importo è compreso tra 50mila euro e inferiore 100mila euro e se l’importo lordo complessivo è superiore a 50.000 euro e inferiore a 100.000 euro la liquidazione del Tfs avviene in due rate, la prima pari a 50.000 euro e la seconda pari all’importo residuo;
  • tre rate annuali, se l’importo è pari o superiore a 100mila euro.

In caso di pagamento del TFS a rate, la seconda sarà riconosciuta entro 12 mesi dalla data di decorrenza del diritto, mentre la seconda entro 24 mesi.

Ciò significa che per un Tfs di importo superiore ai 100mila euro i tempi reali di pagamento oscillano tra i due e i tre anni. Sui tempi di erogazione l’INPS specifica inoltre che si aggiungono 90 giorni relativi agli adempimenti istruttori, nel corso dei quali non maturano gli interessi di mora. Una regola prevista considerando che il pagamento del TFS è legato anche alla celerità di trasmissione da parte delle singole amministrazioni dei dati relativi al rapporto di lavoro per il calcolo dell’importo.

Ecco perché sempre più spesso si ricorre all’anticipo del Tfs.

Anticipo TFS: cos’è e come funziona

Per anticipo del TFS (Trattamento di fine servizio) si intende una particolare forma di finanziamento rivolta a dipendenti pubblici e statali andati in pensione che vogliono ottenere in anticipo la loro liquidazione spettante senza attendere le lunghe tempistiche dell’Inps. Il prestito di Trattamento di fine servizio è riservato a tutti coloro che sono stati assunti a tempo indeterminato prima del 1° gennaio 2001 e che raggiungono la pensione.

L’Anticipo del TFS è previsto dall’articolo 23 del 4/2019, che consente la fruizione immediata del TFS. Il finanziamento viene stipulato sotto forma di prestito personale e viene tutelato dalla cessione dei crediti che il pensionato vanta nei confronti dell’Ente pensionistico.

Avvalendosi dell’Anticipo TFS, il pensionato potrà riceve la liquidazione del TFS maturato in tempi brevi e in un’unica soluzione. L’importo dell’Anticipo TFS varia a seconda di quanto il pensionato ha maturato sul prospetto di liquidazione; la cifra non può superare il 95% dell’importo netto del TFS complessivo che ha maturato: si potrà avere un anticipo fino a 45mila euro.

Possono accedere al Trattamento di Fine Servizio unicamente i lavoratori pubblici giunti al pensionamento. In particolare, rientrano nella categoria:

  • militari dello Stato Italiano;
  • lavoratori civili;
  • dipendenti universitari e della scuola pubblica;
  • dipendenti di agenzie fiscali e ministeriali;
  • personale addetto al Servizio Sanitario Nazionale;
  • personale assunto presso enti locali e regionali.

Come vedere il Tfs maturato sul sito dell’Inps

Come spiegato su questo spazio virtuale in altri articoli legati all’argomento, i lavoratori iscritti alla gestione pubblica possono visualizzare il prospetto di liquidazione del trattamento di fine servizio in maniera telematica attraverso il Fascicolo previdenziale del cittadino. Il prospetto TFS contiene tutti i dati giuridico-economici utilizzati per l’elaborazione della prestazione economica oltre alle modalità di pagamento.
Il TFS viene calcolato prendendo in considerazione l’80% dell’ultimo stipendio in busta paga, l’importo verrà poi diviso per 12 mesi e moltiplicato per il numero di anni utili per la buona uscita. Il Fascicolo previdenziale del cittadino è un fascicolo online a cui si accede tramite Pin o Spid all’interno dei “Servizi dei cittadini” sul sito dell’Inps.

Tra tutti i servizi offerti, troviamo anche il Prospetto TFS per avere tutte le informazioni riguardanti l’elaborazione della prestazione economica, il suo calcolo e le informazioni per il pagamento.

E’ possibile ottenere il modulo di certificazione del Tfs anche recandosi presso un Caf/patronato.