Cosa significa Tfs? Come è possibile “tenerlo sotto controllo”? Per Tfs, acronimo di Trattamento di fine servizio, si intende l’indennità corrisposta alla fine del rapporto di lavoro ai dipendenti pubblici e statali assunti con contratto a tempo indeterminato prima del 1° gennaio 2001 (Tutti coloro assunti dopo questa data hanno invece diritto al Tfr, corrisposto indistintamente ai dipendenti del settore pubblico e privato, alla fine del rapporto di lavoro). Il TFS non ha carattere retributivo come il TFR (che viene accantonato mensilmente da una parte della retribuzione e poi liquidato a fine rapporto lavorativo), ma previdenziale: questo significa che i contributi non sono solo a carico del datore di lavoro, ma anche del dipendente. Ecco perché poter monitorare il Trattamento di Fine Servizio si rivela fondamentale per il proprio reddito post operativo e in questo articolo andremo proprio a spiegare come farlo.

Tfs cos’è e come funziona

Il TFS prevede tre diversi tipi di liquidazione e si differenzia in tre “classi” a seconda del tipo di impiego:

  • Indennità di Buonuscita (o IBU): questo tipo di TFS spetta a tutti i dipendenti statali in senso stretto, ovvero dei Ministeri, delle Agenzie Fiscali, delle scuole o delle Università e via discorrendo. In questo caso, la contribuzione da versare all’INPS è al 7,10% a carico del datore di lavoro e per il 2,50% a carico del dipendente;
  • Indennità Premio di Servizio (o IPS): questa modalità di liquidazione è rivolta ai dipendenti delle Regioni, degli Enti locali e della sanità. All’INPS il datore di lavoro versa il 3,50%, e il lavoratore il 2,50%;
  • Indennità di Anzianità (IA): sono destinatari di questo tipo di TFS tutti i dipendenti degli Enti Pubblici non economici e delle Camere di Commercio. È totalmente a carico del lavoratore.

In base alla classe differisce anche il calcolo del Tfs; vediamo ora in che misura:

  • Indennità di Buonuscita: si moltiplica un dodicesimo dell’80% della retribuzione contributiva annua utile lorda – compresa la tredicesima mensilità – percepita alla cessazione dal servizio per il numero degli anni utili ai fini del calcolo;
  • Indennità Premio di Servizio: anche in questo caso si moltiplica un quindicesimo dell’80% della retribuzione contributiva utile lorda – compresa la tredicesima mensilità – percepita però negli ultimi 12 mesi di servizio per il numero degli anni valutabili ai fini del calcolo;
  • Indennità di Anzianità: si calcola moltiplicando un dodicesimo del 100% delle voci utili per gli anni di servizio.

Sito Inps e Tfs: come fare

Come si può evincere riuscire ad avere un quadro chiaro del proprio Tfs può non risultare semplice; ecco perché la tecnologia ha deciso di venire in aiuto attraverso il sito dell’Inps. I lavoratori iscritti alla gestione pubblica possono visualizzare il prospetto di liquidazione del trattamento di fine servizio in maniera telematica attraverso il Fascicolo previdenziale del cittadino. Il prospetto TFS contiene tutti i dati giuridico-economici utilizzati per l’elaborazione della prestazione economica oltre alle modalità di pagamento.
Il Fascicolo previdenziale del cittadino è un fascicolo online a cui si accede tramite Spid, cns, cie all’interno dei “Servizi dei cittadini” sul sito dell’Inps.

Tra tutti i servizi offerti, troviamo anche il Prospetto TFS per avere tutte le informazioni riguardanti l’elaborazione della prestazione economica, il suo calcolo e le informazioni per il pagamento.

Anticipo Tfs: cos’è e come funziona

Per anticipo del TFS (Trattamento di fine servizio) si intende una particolare forma di finanziamento rivolta a dipendenti pubblici e statali andati in pensione che vogliono ottenere in anticipo la loro liquidazione spettante senza attendere le lunghe tempistiche dell’Inps. In questo articolo andremo a spiegare come ottenere l’anticipo TFS, chi può farlo e in quali modalità.

Le tempistiche di erogazione pensionistica dell’Inps possono arrivare anche a due/tre anni e, per i Quota 100, questo range si allunga addirittura a sette anni.

L’Anticipo del TFS è previsto dall’articolo 23 del 4/2019, che consente la fruizione immediata del TFS. Il finanziamento viene stipulato sotto forma di prestito personale e viene tutelato dalla cessione dei crediti che il pensionato vanta nei confronti dell’Ente pensionistico.

Avvalendosi dell’Anticipo TFS, il pensionato potrà riceve la liquidazione del TFS maturato in tempi brevi e in un’unica soluzione. L’importo dell’Anticipo TFS varia a seconda di quanto il pensionato ha maturato sul prospetto di liquidazione; la cifra non può superare il 95% dell’importo netto del TFS complessivo che ha maturato.

Tfr, che cos’è e come funziona

Il TFR, Trattamento di Fine Rapporto, è un’indennità economica che spetta a tutti i dipendenti sia pubblici che privati che hanno un contratto a tempo indeterminato (dal 2001) o determinato (dal 2000). Il TFR spetta di diritto al lavoratore sia in caso di pensionamento, sia in caso di dimissione volontarie o licenziamento ed è a tutti gli effetti una parte di stipendio che il dipendente non riceve durante il rapporto di lavoro nella busta paga mensile, ma che viene accumulato nel tempo per essere erogato al termine del contratto di lavoro.

Il lavoratore può decidere di accantonare il TFR maturato in azienda o di aderire ad un fondo previdenziale privato.

Come vedere il Tfr maturato sul sito dell’Inps

Anche in questo caso, per avere contezza del proprio Tfr, esattamente come per il Tfs occorre accedere al fascicolo previdenziale del cittadino dopo essere entrati sul sito dell’Inps e aver cliccato “prestazioni e servizi”. Una volta giunti sul fascicolo, inserendo le proprie credenziali (Spid, Cns o Cie) si potrà consultare, salvare e stampare il prospetto Tfr. Il fascicolo previdenziale permette di consultare anche l’estratto conto retributivo, il pagamento delle pensioni e tutte le informazioni su bonus e istanze presentate.