Quando ci si appresta a chiedere un prestito personale sono tre i fattori principali da tenere in considerazione: il totale delle rate da pagare, l’importo di ogni rata e a quanto ammonta il tasso di interesse. Quest’ultimo è quello che stabilisce effettivamente l’importo totale dovuto all’istituto bancario o alla finanziaria. Comprendere come si calcolano gli interessi di un prestito, pertanto, è fondamentale per valutare quale preventivo fra quelli richiesti ai diversi istituti di credito sia quello più interessante e conveniente. In questo articolo andremo proprio a spiegare cosa sono gli interessi e come si calcolano.

Tasso di interesse: cos’è e come funziona

Con il termine “interesse” si definisce la somma corrisposta a titolo di detenzione del capitale erogato con il prestito che si è andati a richiedere. Un esempio pratico per comprendere il concetto è quello del noleggio di un’automobile. Quando decidiamo di effettuare un nolo a lungo termine noi paghiamo una somma, un canone, per poter utilizzare una vettura non nostra per un determinato periodo. Nel caso del prestito personale, gli interessi sono quelli che vanno corrisposti perché ci viene concessa una somma di denaro di cui disporre.

Gli interessi corrisposti sono la moltiplicazione di tre variabili e più precisamente di:

  • capitale richiesto in prestito;
  • durata del prestito;
  • tasso applicato al prestito

Vediamoli ora nel dettaglio.

Per “capitale richiesto” si intende l’importo richiesto alla banca o alla finanziaria di cui si necessita; la “durata” sono il totale degli anni in cui prevediamo di dilazionare le rate per ripagare la somma di denaro avuta dalla banca, mentre il tasso applicato è la somma in più da pagare maturata sull’importo erogato. Nello specifico, si parla di Tan e Taeg: il TAN (Tasso Annuo Nominale) esprime in percentuale e su base annua gli interessi relativi al prestito; il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) indica invece il costo totale del prestito, comprensivo di tutte le spese obbligatorie a esso connesse. Saranno, in particolare, queste due voci a determinare quanto costa complessivamente un prestito o un finanziamento.

Il risultato di questo calcolo ci restituirà l’ammontare totale degli interessi che, sommato poi al capitale del prestito personale richiesto, ci darà il cosiddetto “montante”, ovvero il capitale complessivo da restituire. In questo caso parleremo di interessi passivi, in quanto rappresentano un costo sostenuto da chi richiede un prestito o finanziamento. Gli interessi, però, possono essere anche attivi se costituiscono la remunerazione (componenti positivi) a cui si ha diritto in seguito a un prestito di capitale. un costo sostenuto da chiede un finanziamento o deve effettuare un investimento

Calcolare gli interessi: le formule da conoscere

Se conosciamo il capitale versato in banca e il tasso a nostro favore applicato dalla banca, possiamo, conoscendo il tempo del deposito, calcolare la somma degli interessi che andremo a riscuotere sul deposito dopo un tempo t.

La prima formula da tenere quindi sempre presente per il calcolo degli interessi è:

I=(C*r*t/100)/365

Vediamola nel dettaglio:

  • I è l’interesse (una somma) che andremo a ricevere per un deposito effettuato;
  • C è il capitale;
  • r è il tasso applicato dalla banca;
  • t è il tempo espresso in giorni, mesi o anni a seconda del caso;
  • 365 sono i giorni in un anno

Facciamo un esempio. Ipotizziamo di depositare in banca 5mila euro (C) e di ritirarli dopo 5 anni (t). Ipotizziamo anche che l’Istituto bancario ci conceda un tasso (r) pari al 5% annuo. Quale sarà l’importo degli interessi che andremo a riscuotere al termine dei 5 anni? Per saperlo andiamo a scorporare le variabili con la formula:

  • C=5000
  • r=5%
  • t=365*5=1825 giorni
  • I=(C*r*t/100)/365

Applicando la formula abbiamo quindi:

  • I=(5000*5*1825/100)/365 =1250 euro

In alternativa possiamo utilizzare anche un’altra formula per il calcolo degli interessi ovvero:

  • M (montante)= C (capitale) x (1+ r xt).

Se quindi decidiamo di calcolare il montante ad interesse semplice sul capitale pari a 5mila(C) ad un tasso annuo uguale del 4,25%(r) per 3 anni(t), quanti saranno gli interessi che la banca dovrà pagarci?

Tenendo presente che i tassi dell’esercizio sono annui, dobbiamo esprimere il tempo sempre in frazioni di anno.

Applicando la formula 2: M=5000 x (1 + 0,0425 x 3)=5637,5

Il montante sarà uguale a 5637,5 e gli interessi corrisposti dalla banca saranno uguali a 637,5

Tassi di interesse semplici e composti

L’interesse di un finanziamento o di un prestito può essere semplice o composto.

Nel primo caso, il profitto ottenuto da un investimento è calcolato in base al capitale iniziale, al tasso di interesse ed al tempo. In particolare, l’interesse semplice è proporzionale al tempo dell’investimento e al capitale investito. La rendita ottenuta dal capitale in un dato periodo cioè non viene aggiunta al capitale iniziale e quindi non maturerà ulteriori interessi nel periodo successivo.

Questo significa che l’interesse generato dal tuo capitale sarà lo stesso per tutti i periodi in cui si divide l’investimento; almeno finché non varierà il tasso.

La caratteristica della capitalizzazione composta (o compounding) è che gli interessi maturati alla fine di ogni periodo si aggiungono al capitale. Questi interessi contribuiscono così alla maturazione di nuovi interessi.

Insomma, si realizza la capitalizzazione degli interessi.

I fattori che influenzano notevolmente il regime di capitalizzazione composta sono:

  • La frequenza. La frequenza è molto importante: periodi di compounding più frequenti hanno un impatto maggiore;
  • Il tempo, inteso come il numero di anni che intendi investire il tuo capitale;
  • Il tasso che dipende dai tipi di investimenti scelti;
  • I versamenti ulteriori e i prelievi, vale a dire l’importo che prevedi di aggiungere o prelevare dal tuo investimento.

Come calcolare un tasso di interesse composto

L’interesse composto, a differenza di quello semplice, non è proporzionale al tempo al capitale.

La formula per calcolarlo è la seguente:

M= C * (1 + i)^t

Facciamo un esempio. Supponiamo di imprestare ad un amico 10mila euro per 30 anni ad un tasso di interesse del 5%. Il montante che otterremo al termine del prestito è pari a 10.000 * (1 + 0,05)^30 = 43.219€

Come calcolare l’estinzione anticipata del prestito

Prima di procedere con la pratica di estinzione anticipata del finanziamento, occorre conoscere con precisione l’ammontare del debito residuo.

Come? Richiedendo alla Banca o alla società finanziaria la relativa documentazione.

Il conteggio estintivo è un documento che viene rilasciato da qualsiasi ente abbia erogato un prestito. Esso attesta il totale del debito restante e chiarisce quali sono le modalità con le quali può avvenire il rimborso e la data entro la quale è valido il documento al fine di estinguere in anticipo il prestito. Una volta ricevuto il calcolo del debito residuo sarà possibile valutare se optare all’estinzione o meno. Nel caso in cui si opti per l’estinzione anticipata del finanziamento, è fondamentale seguire le indicazioni fornite dalla propria banca.

In particolare, sono importanti:

  • l’importo;
  • la data di scadenza entro la quale necessariamente deve essere saldato il debito

Come si calcola il conteggio estintivo? Il calcolo del conteggio estintivo segue un iter ben preciso:

  • si calcola il debito residuo lordo;
  • si moltiplica l’importo di ogni rata per le rate residue;
  • si sottraggono dal totale gli elementi come polizza assicurativa, commissioni e interessi per i quali si è usufruito parzialmente nella durata del prestito.

In base al D.P.R. 180/50 Art. 58 il conteggio di estinzione anticipata del finanziamento deve essere inviato entro, e non oltre, 10 giorni lavorativi dalla ricezione della richiesta.

Nel caso in cui si voglia procedere al calcolo del debito residuo attraverso dei tool, il procedimento è rapido e molto semplice:

  • si inserisce la rata mensile del prestito;
  • si indica il tasso di interesse del proprio prestito;
  • si dichiara il numero di rate che devono ancora essere pagate.

Come calcolare gli interessi con Excel o Fogli Google

Se online si trovano diversi siti e applicazione con cui calcolare in modo piuttosto agevole, è altresì possibile calcolare gli interessi avvalendosi di Excel. Con Excel o con Calc, la soluzione gratuita del pacchetto OpenOffice, si può utilizzare la funzione INTERESSI. Tutte le indicazioni sono disponibili sulla pagina di Microsoft.

Google sheet mette a disposizione varie funzioni utili (sotto un elenco delle funzioni disponibili) correlate con il calcolo degli interessi. Nella pagina è anche presente un esempio sul calcolo degli interessi su un mutuo.

  • RATA: Calcola il pagamento periodico di un investimento in annualità in base a pagamenti periodici di un importo costante e a un tasso di interesse costante.
  • P.RATA: Calcola il pagamento sul capitale per un investimento basato su pagamenti periodici di un importo costante e a un tasso di interesse costante.
  • NUM.RATE: Calcola il numero di periodi di pagamento per un investimento basato su pagamenti periodici di un importo costante e a un tasso di interesse costante.
  • VAL.FUT.CAPITALE: Calcola il valore futuro di alcuni capitali in base a una serie specifica di tassi di interesse potenzialmente variabili.
  • VAL.FUT: Calcola il valore futuro di un investimento in annualità in base a pagamenti periodici di un importo costante e a un tasso di interesse costante