Quando ci si trova di fronte alla ristrutturazione di un immobile, ricorrere a prestiti o finanziamenti è sempre una corsia preferenziale specialmente in periodi di bonus e affini. Ma come funziona il prestito per ristrutturazione? Andiamo a scoprirlo in questo articolo.

Ristrutturare casa: mutuo o prestito?

Per ristrutturare un immobile abbiamo a disposizione due strumenti di accesso al credito: il mutuo e il prestito. Quale opzione scegliere dunque? In generale, per i lavori di grande entità economica potrebbe essere più conveniente richiedere un mutuo ristrutturazione, che consente di ottenere importi più elevati (oltre i centomila euro mentre per il finanziamento ci si assesta sui 50/70mila euro). Tuttavia, in alcune occasioni chiedere un prestito per ristrutturazione casa può risultare più conveniente, per l’assenza di spese notarili, assenza di ipoteca sull’immobile da ristrutturare e per la rapidità di erogazione. Che si decida di richiedere un mutuo o un prestito si avrà comunque diritto alle detrazioni fiscali legate all’intervento di ristrutturazione: per i lavori effettuati dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024 che rientrano tra quelli previsti dalla legge, il proprietario può richiedere una detrazione Irpef pari al 50% del valore dell’intervento, fino ad un massimo di 96.000 euro, che verrà applicata nei 10 anni successivi alla ristrutturazione.

In questo articolo ci concentreremo maggiormente sul prestito per ristrutturazione andando a visionare nel dettaglio cos’è e come funziona.

Prestito ristrutturazione casa: cos’è

Il prestito ristrutturazione casa è una tipologia di finanziamento concesso per la realizzazione di interventi di diversa natura in un’abitazione: possono essere interventi sia estetici che funzionali e riguardare sia gli ambienti esterni che interni della casa.
La prima cosa da fare per richiedere un prestito ristrutturazione, è occuparsi dei documenti necessari. Innanzitutto, è necessario presentare richiesta presso il Comune in cui è situato l’immobile, consegnando la Dichiarazione di Inizio Lavori (DIA), firmata da un tecnico autorizzato.
A questo punto è possibile rivolgersi ad una banca e richiedere un prestito per ristrutturazione casa. Oltre ai documenti tipici di ogni finanziamento (documenti d’identità, buste paga, CUD e via discorrendo), si dovranno presentare la documentazione riguardante l’immobile e i lavori che ci si appresta a svolgere. Ad esempio, saranno necessari:

  • il preventivo di spesa rilasciato dall’impresa che si occuperà degli interventi di manutenzione ordinaria;
  • il preventivo di spesa, il progetto edilizio e la DIA dell’impresa che si occuperà invece degli interventi di manutenzione straordinaria;
  • il preventivo di spesa, il permesso e il contributo di costruzione per gli interventi di ristrutturazione edilizia con grandi opere.

Come per ogni altro tipo di finanziamento, per ottenere un prestito ristrutturazione casa è necessario essere in possesso di alcuni requisiti specifici quali ad esempio avere un’età compresa tra i 18 e i 75 anni, essere cittadino italiano, essere in possesso di un reddito dimostrabile e avere un conto corrente sul quale addebitare la rata del finanziamento. L’erogazione, infatti, avviene in unica soluzione con il deposito della cifra pattuita sul proprio conto corrente; la durata del rimborso va generalmente dai 36 ai 120 mesi. Il rimborso prevede rate mensili di importo costante, comprensive della quota capitale e della quota interessi.

Finanziamento per bonus ristrutturazione: cos’è e come funziona

Come affermato in precedenza, Fino al 31 dicembre 2024 è possibile beneficiare del bonus per la ristrutturazione di casa previsto dalla Legge di Bilancio. Il bonus prevede, come negli anni passati, una detrazione Irpef del 50% sulle spese sostenute per la ristrutturazione della propria casa entro un limite di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare. La cifra investita, quindi, potrà essere recuperata al 50%. Per avere diritto alla detrazione bisognerà allegare alla dichiarazione dei redditi tutti i documenti relativi all’intervento. Il recupero della cifra verrà erogato in 10 rate di pari importo. Tali rate saranno corrisposte in 10 anni consecutivi a partire dall’anno in cui è stata effettuata la spesa per la ristrutturazione dell’immobile. Sarà possibile usufruire del bonus anche se i lavori sono stati pagati con finanziamento. La detrazione fiscale del 50% per la ristrutturazione della casa si applica a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, oppure realizzati su parti comuni degli edifici condominiali, o anche sugli interventi di manutenzione straordinaria su singoli appartamenti e sui lavori di recupero e restauro conservativo.

I lavori di ristrutturazione devono essere asseverati da un tecnico, che provvederà a inviare la CILA agli uffici tecnici del Comune dove è ubicato l’immobile. Il pagamento dei lavori di ristrutturazione e le prestazioni dei professionisti devono essere attestate da regolare fattura e pagamento corrisposto mediante bonifico parlante.

Inoltre, per tutto il 2022 vige l’obbligo di comunicazione presso l’Enea. Nel dettaglio, devono essere comunicati presso il portale dedicato, tutti gli interventi che comportano un risparmio energetico oppure l’installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili di energia.

La comunicazione all’Enea viene effettuata dal singolo soggetto che può essere identificato come proprietario dell’immobile o come titolare delle spese sostenute. La documentazione che attesta gli interventi deve essere inviata entro il novantesimo giorno dalla chiusura dei lavori.

L’elenco delle spese ammesse dal bonus è corredato da numerose voci quali, ad esempio gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, la ristrutturazione a seguito di danneggiamento per eventi calamitosi, i lavori finalizzati al risparmio energetico e quelli atti all’eliminazione delle barriere architettoniche.

Finanziamento per ristrutturazione casali

Sono diverse le agevolazioni e i finanziamenti disponibili per il recupero di casali, cascine e fattorie agricole nel 2022, dal finanziamento a fondo perduto per i giovani che vogliono avviare o riavviare una fattoria agricola a bonus ristrutturazioni e altre agevolazioni per il recupero di cascine. I finanziamenti a fondo perduto per il recupero di fattorie agricole, così come di aziende agricole da avviare, sono destinati soprattutto a giovani di età compresa tra i 18 e i 36 anni, già in possesso della qualifica di imprenditore agricolo o che hanno comunque intenzione di conseguirla entro 2 anni dalla presentazione della domanda. Per richiedere il finanziamento, il soggetto deve certificare il reddito di lavoro derivante dalla sua attività agricola e la sua ubicazione, che deve essere presso uno dei territori indicati dalle linee guida europee, nonché la sua stessa residenza. Gli interventi finanziati riguardano anche altre attività come l’allevamento, la pesca e la coltivazione di orti e fiori. Anche il recupero di casali e cascine rientra nel bonus ristrutturazioni sopraelencato.